Officina38

5 domande a Davide Bellucca

uella del fotografo è una delle professioni più ambite e inflazionate. Ecco perché abbiamo deciso di fare 5  domande ad un professionista: Davide. Nostro amico e collega, fotografo e responsabile di produzione di Officina38, possiede oltre dieci anni di esperienza alle spalle! 😎 Con l’avvento di canali social come Instagram, focalizzati sulle immagini fotografiche, in particolare fra i giovanissimi si è generato un grandissimo interesse e desiderio di condivisione. Se da un lato questo ha dato inizio ad un grande flusso creativo, dall’altro lato non possiamo nascondere che sono comparsi molti “professionisti improvvisati” a discapito di chi ha “fatto gavetta” e ha acquisito preparazione tecnica ed esperienza nel corso degli anni, magari affiancandosi ad un mentore. Facciamo un po’ di chiarezza! Tutti immaginiamo cosa può voler dire fare il fotografo. Ma cosa significa esattamente? Quali responsabilità comporta? Raccontaci un po’ la tua esperienza! In quanto fotografo professionista hai una grandissima responsabilità, perché a qualsiasi progetto tu stia lavorando, in qualsiasi luogo o condizione tu ti trovi, sei sempre soggetto alla legge del “buona la prima”. Penso ad alcuni reportage realizzati nella sedi europee delle Nazioni Unite. Lì non avevo mai, mai, una posa e dovevo rubare scatti dinamici e gioiosi da situazioni di workshop e convention in cui tutti erano seduti e concentrati. Infatti, un fotografo deve rendere bello ciò che non lo è necessariamente, accattivante ciò che può risultare noioso agli occhi degli altri. Foto di  Emanuele Reguzzoni che ritrae Davide   È necessario passare 12 ore dietro l’obiettivo per catturare l’attimo giusto? Bene, lo si fa. E se ad un professionista capita di vedere un fascio di luce che gli sembra particolarmente giusto o bello, lui lo rincorre quello scatto, anche se ha già sforato la tabella di marcia. Solo così è possibile portare a casa le immagini che il cliente desidera senza rinunciare a qualità e bellezza. Altra cosa importante, però, è avere sempre un PIANO B pronto all’uso, perché non è detto che tempo e condizioni siano sempre dalla nostra. Qual è stato il percorso che ti ha portato verso questa professione così richiesta e ambita al giorno d’oggi? Sono diventato fotografo più che altro per necessità. Prima di approdare a questo mestiere ho fatto altri lavori, nessuno dei quali mi rendeva appagato o felice. Ero sempre molto scontento. Inutile dire che, al contempo, ho sempre avuto una passione smisurata per la fotografia… intesa proprio come azione del prendere la macchina e scattare! Così un giorno ho scelto di mettermi in gioco. La mia prima volta è stata un servizio fotografico in occasione del matrimonio di alcuni amici e, con un po’ di sorpresa, ho scoperto di aver fatto davvero un buon lavoro. Questo mi ha ovviamente incoraggiato, facendomi dire: “Ok, ce la posso fare!” e ha acceso in me il desiderio di intraprendere questa strada in modo concreto, trasformando la passione in mestiere. Il mio vero battesimo nel mondo della fotografia, però, è stato l’incontro con Livio Bourbon, fotografo paesaggista del National Geographic. Il maestro vide alcuni dei miei scatti realizzati durante un viaggio in Cina e mi disse che, pur mancando ancora la tecnica (all’epoca ero ancora un autodidatta), avevo un bellissimo occhio. Quali sono le doti fondamentali di un fotografo e quali sono le dinamiche di un set? Le dinamiche di un set fotografico si definiscono ancor prima di iniziare a scattare. Tutto dovrebbe infatti cominciare con il sopralluogo della location in cui si andrà a scattare, sopralluogo al quale dovrebbe partecipare il fotografo ma del quale può farsi carico, qualora il fotografo non potesse, anche un assistente. Da questo punto di vista, possiamo dire che fare il fotografo è un po’ come essere regista: bisogna conoscere ed empatizzare con le persone, i luoghi e le situazioni. Altro aspetto fondamentale è la scelta di collaboratori, i quali devono essere quelli giusti in base alla tipologia di set. Ad esempio, fare un servizio fotografico di food è una cosa, mentre fare ritratti tutt’altra. In particolare, per un set fotografico è fondamentale la figura della truccatrice la quale deve essere scelta altrettanto attentamente, in base alla formazione e all’esperienza specifica che ha maturato nel tempo. Ad esempio, se è una professionista più orientata sul fashion probabilmente non sarà la scelta giusta per un servizio fotografico interno ad un’azienda medicale.     È poi fondamentale gestire il cliente sul set. Ovvero metterlo sempre nelle condizioni per cui può seguire quello che avviene senza interferire con il lavoro della troupe. Ad esempio, un espediente pratico che può tornare utile è l’utilizzo di un monitor a distanza. Questo permette al cliente di vedere quello che il fotografo sta scattando, senza che intervenga e interferisca con il suo lavoro. In generale, sarebbe buona regola condividere in anticipo le idee con il cliente (affinché le approvi), spiegando la linea che si intende seguire e dando delle reference, ovvero un’idea della tipologia di scatti che si andranno a realizzare. Questo permette di lavorare, da entrambe le parti, con una maggiore dose di serenità, chiarezza e fiducia. Per quanto riguarda le doti fondamentali di un fotografo, mi sento di dire che è necessario avere visione: ovvero avere sempre un’idea di quello che dovrà accadere. Oltre a questo, è importante avere tutto sotto controllo. Se non si sa con esattezza quello che succederà sul set, ad esempio, è necessario avere con sé il doppio dell’attrezzatura. Infatti, è meglio non fidarsi mai eccessivamente delle informazioni che si hanno (sia che arrivino dal cliente o dal brief dell’agenzia) ma portarsi, sempre, almeno il 50% in più di attrezzatura sul set. D’altronde, come si suol dire, prevenire è meglio che curare! Infine, da un punto di vista umano, è importante, come ho già detto, avere senso di responsabilità e self control ma soprattutto porsi con gentilezza e affabilità nei riguardi di tutti. L’empatia è un ingrediente base di ogni professione che, come quella di fotografo, richiede contatto con il pubblico e sensibilità. Oltre che fotografo sei anche responsabile di produzione. Cosa significa avere questo ruolo e in cosa

Un 2021 d’autore!

migliori film e le serie tv più attese del 2021, suddivisi per piattaforma e categoria! Cosa aspettate? Si parte! 😎 AL CINEMA 🎬 tra pandemie, crisi climatiche, elezioni politiche, guerre, terremoti e attacchi terroristici… il 2020 non è stato affatto un anno facile! Per fortuna, però, è finalmente giunto al termine e adesso possiamo guardare al 2021 con rinnovata fiducia. La speranza di tutti, Officina38 compresa, è quella che l’anno nuovo sia un anno di riscossa per molti settori che hanno sofferto a causa del lockdown, tra i quali le sale cinematografiche! Ma quali titoli ci attendono quest’anno? I film che potremo andare a vedere nel 2021, tornando finalmente al cinema, sono numerosi, sebbene le date di uscita non sono ancora certe a causa degli strascichi della situazione sanitaria globale. Ma iniziamo a dare qualche nome, tra i più attesi troviamo: Wonder Woman 1984 (data italiana – 28 gennaio 2021): seguito del primo film campione d’incassi, ambientato negli anni Ottanta, il film ha alla regia Patty Jenkins e Gal Gadot nel ruolo principale; Fino all’ultimo indizio (data di uscita nelle sale americane – 29 gennaio 2021): un thriller psicologico con gli attori premi Oscar Denzel Washinton, Jared Leto e Rami Malek (per intenderci attore protagonista della serie Mr. Robot e Freddy Mercury in Bohemian Rapsody); Minari (data di uscita – 11 febbraio): già vincitore del Gran Premio della Giuria e del Premio del Pubblico al Sundance Film Festival, arriva il film semi-autobiografico del regista americano Lee Isaac Chung; Let Him Go (data italiana – 18 febbraio): thriller familiare con Diane Lane e Kevin Kostner molto apprezzato dalla critica americana; The French Dispatch (data da destinarsi): se ci sono Owen Wilson, Adrien Brody e soprattutto Bill Murray, allora non può che essere un film di Wes Anderson. Il film racconta la storia in un lungo arco di tempo di una redazione di un quotidiano americano. In un cast sterminato di stelle il ruolo principale è di Frances McDormand per un film che vuole essere una sorta di lettera d’amore per la professione giornalistica, come dichiarato dallo stesso regista; Nomadland (data di uscita – 19 febbraio 2021): già Leone d’oro al Festival del Cinema di Venezia, racconta il viaggio interiore e attraverso gli Stati Uniti di una donna che rimane vedova; The Mauritanian (dal 19 febbraio): un thriller politico con Jodie Foster, Benedict Cumberbatch, Tahar Rahim e Shailene Woodley che racconta la storia di un detenuto nel campo di prigionia di Guantanamo; Raya e l’ultimo drago (5 marzo 2021): l’ultimo film d’animazione targato Disney ha per protagonista la solitaria guerriera Raya. L’uscita nelle sale avverrà in contemporanea con Disney+ dove, a partire dalla stessa data, dovrebbe essere disponibile a pagamento per gli abbonati. La storia, fortemente ispirata alla mitologia e alla cultura del sud est asiatico, sarà ambientata a Kumandra. Questa rappresenta una versione immaginaria della Terra divisa in cinque regioni che, insieme, formano un drago. I draghi però da tempo non ci sono più e una forza malvagia e oscura ha preso il loro posto; The Father (12 marzo 2021): toccante storia del rapporto padre – figlia; The Father ha per protagonisti Olivia Colman e Anthony Hopkins; Morbius (19 marzo 2021): l’ultimo appuntamento della Marvel che vede Jared Leto nei panni dell’antieroe Michael Morbius!; Black Widow (dal 7 maggio 2021): altra uscita Marvel, con protagonista una bellissima (come sempre) Scarlett Johansson nelle vesti di Natasha Romanoff, alias Vedova Nera. La storia approfondisce il passato di Natasha, il suo legame con la Russia, sua patria, nonché il modo in cui è stata allevata e trasformata in una delle spie più letali della storia; Godzilla vs. Kong (21 maggio 2021): interessante crossover tra due pietre miliari del cinema d’avventura e di fantasia, a cui prendono parte nomi come quello di Millie Bobby Brown e Kyle Chandler; Cruella (28 maggio 2021): altro titolo Disney dedicato alla storia di Crudelia De Mon (Emma Stone), una giovane stilista che finisce con l’ossessionarsi per le pellicce di cani; Ghostbusters: Afterlife (11 giugno 2021): la pellicola, diretta da Jason Reitman e prodotta da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters che, dopo 32 anni, vede il ritorno dei veri acchiappafantasmi; Luca: nelle sale dal 18 giugno 2021): film d’animazione della Pixar, diretto dall’italiano Enrico Casarosa. Ambientato in una splendida città di mare della Riviera italiana, il film racconta la storia di un giovane ragazzo, Luca, che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter, insieme ad un amico. Tuttavia, Luca custodisce un segreto; Minions 2: come Gru diventa cattivissimo: appassionati di banane ma anche di mele, fortissimi nel ballo e nella musica, sono completamente gialli e sono geneticamente programmati per seguire il più cattivo di tutti: tornano i Minions! (2 luglio 2021); Space Jam: New Legends (16 luglio 2021): diretto da Malcolm D. Lee con protagonista la stella della NBA LeBron James; Old (dal 23 luglio 2021): ultimo film di M. Night Shyamalan, Old è un racconto thriller che trae ispirazione da una graphic novel francese; Diabolik: adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto con Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea. Sarà ambientato a fine anni 60, con tanto di auto d’epoca e l’immancabile Jaguar, ovviamente. Mentre come location avremo Milano e Trieste per gli esterni, Bologna per gli interni; Dune (dal 1° ottobre 2021 al cinema): siamo di fronte a un nuovo, ambizioso tentativo di trasporre su schermo l’epica fantascientifica nata dalla fantasia dello scrittore americano Frank Herbert. Con la regia di Denis Villeneuve e Timothée Chalamet nei panni del protagonista; West Side Story (probabilmente nelle sale dal 10 dicembre 2021): remake cinematografico che racconta di un amore osteggiato a causa della rivalità tra due gang rivali di New York. Diretto da Steven Spielberg. Per completezza, abbiamo pensato di includere all’interno dell’articolo anche le prossime uscite Netflix e Prime Video, al fine di farci trovare preparati anche nel caso in cui (e speriamo vivamente di no) venga nuovamente prolungata la chiusura delle sale cinematografiche. Ecco qui le nostre scelte! 😉 —————————————————————————————————————————————– AMAZON PRIME VIDEO Film originali I am Greta (dal 3 gennaio): film documentario di Nathan Grossman sulla vita e le

Pubblicità, canzoni e… tanto Natale!

Anche il 2020 sta per volgere al termine… finalmente! 🎉 🎊 🎁 💫 Siamo certi che concorderete con noi sul fatto che il 2020 è stato un anno da dimenticare… anche se, molto più probabilmente, finirà nei libri di storia! In ogni caso è giunta l’ora di salutarlo e di tirare le somme, prima di godersi un po’ di meritate vacanze! Officina38 vuole accompagnarvi verso le festività condividendo con voi gli spot più resilienti, sorprendenti e divertenti, con un occhio di riguardo per quelli di Natale. Quelle pubblicità che fanno sorridere, scaldano il cuore e invitano a guardare il futuro con fiducia, nonostante tutto. Il primo spot della nostra lista è quello di Amazon. Il colosso statunitense ci ricorda che “The show must go on” anche in un anno bisesto e funesto come questo. Due minuti che non solo arrivano dritti al cuore ma ci ricordano le difficoltà che abbiamo vissuto e la tenacia che ciascuno di noi, nel suo piccolo, ha sfoderato. Una storia “comune” che ribadisce l’importanza degli affetti e infonde speranza per i giorni di festa alle porte. https://www.youtube.com/watch?v=gQdLD6kk960 Bauli, storica azienda veronese famosa per i suoi pandori, quest’anno ha saputo reinventarsi e sorprendere i suoi golosi fan. L’azienda utilizza l’iconica canzone “A Natale puoi” per creare partecipazione: ci invita tutti a raccontare come trascorreremo le feste, scrivendo anche a @bauliitalia su Instagram, così da trasformare le nostre avventure natalizie e casalinghe nelle rime di un nuovo testo per la celeberrima canzone! Bauli riesce così a infondere spensieratezza e senso di familiarità. Trenta secondi per uno spot che riesce a distinguersi, come sempre, e far sorridere. Nonostante le difficoltà pratiche ed economiche, sono molte le azienda e i brand che hanno realizzato bellissimi spot colmi di emozioni da condividere. Un esempio è la pubblicità Take Care of Yourself della Doc Morris, azienda olandese specializzata nella vendite online di prodotti farmaceutici. Vi consigliamo di preparare accanto a voi un pacchettino di fazzoletti… perché una lacrimuccia potrebbe scappare! 🥺 Il quarto spot pubblicitario arriva dall’Inghilterra dalla catena di supermercati Tesco. Tesco riesce a mixare Britney Spears con molti luoghi comuni sulle attività più gettonate durante la quarantena. Il risultato? Un’ironica rassicurazione sul fatto che quest’anno non ci sarà “una lista” (guarda lo spot) nemmeno per coloro che, durante il lockdown, hanno fatto dei terribili tagli di capelli a fratelli, sorelle o coinquilini! 😂 https://www.youtube.com/watch?v=8CfrpexaCwg Un altro spot, sempre a tema Covid-19, è stato promosso dal Governo tedesco… ed è sorprendentemente ironico! Rievocando gli eventi del passato che hanno fatto la storia, come le due guerre mondiali, lo spot ci ricorda che, a paragone, lo sforzo che è stato richiesto a tutti noi per fronteggiare la pandemia non è stato poi così insostenibile. Per lo meno per coloro che hanno potuto optare per lo smart working, godendosi il divano. Insomma: lo spot cerca di infondere un po’ di leggerezza, facendo leva sull’ironia, per smorzare i toni di una situazione come quella di quest’anno che, purtroppo, è stata drammatica per molti. Ma non è finita qui, abbiamo in serbo per voi altri video!😎 Uno di questi è lo spot pubblicitario della Heineken che ironizza sulle riunioni familiari annuali, in occasione del Natale e delle festività. Ci rassicura del fatto che anche in un anno pazzo come questo avremo una certezza: la sua birra e la compagnia dei nostri cari, naturalmente! Un tono decisamente più emozionale caratterizza invece lo spot natalizio del gruppo bancario austriaco Erste. Questo invita, letteralmente, a credere nell’amore attraverso lo sguardo emozionato, ed emozionante, di un anziano signore (visione sconsigliata a chi ha la lacrima facile!). Anche la nota azienda di abbigliamento H&M rivolge un pensiero all’anno che è stato, invitando a lasciarci alle spalle le lunghe giornate in pigiama, i letti sfatti e i capelli in disordine per riappropriarci delle nostre vite. Ci ricorda che il futuro è appena cominciato… #BringontheFuture! E per concludere la carrellata di spot 2020, vogliamo mostrarvi uno dei video pubblicitari più belli che abbiamo visto quest’anno. Ci limiteremo a darvi un indizio: Snoop Dogg! 🤙🏾 https://www.youtube.com/watch?v=gwj7fj05bUE&feature=emb_logo Infine, abbiamo pensato di fare un piccolo cadeau natalizio a tutti i nostri lettori: una speciale playlist con alcuni brani di Natale che non si sentono spesso in giro e che siamo certi non vi deluderanno! Per un Natale all’insegna dell’originalità! 🎶🤶🏻🎵 Buon Natale a tutti da Officina38!!! 🎄 💫 🎅🏻 ⛄ 🎁 Festeggiate con i vostri cari e brindiamo (virtualmente) tutti assieme ad un 2021 sorprendente e di rinascita!🥂

Smart Working & Benessere psico-fisico: un’accoppiata difficile

o smart working può essere un’ottima soluzione per molti ma, per altri, si tratta di una vera e propria condanna. Non è un caso che alcuni recenti studi abbiano messo in evidenza che lo smart working, per alcune persone, è correlato ad una maggiore quantità di stress e ad un tasso più alto di depressione. Questo perché, naturalmente, non siamo tutti uguali ed ognuno reagisce diversamente alle novità e ai cambiamenti! La buona notizia, però, è che ci sono alcune accortezze per rendere il lavoro agile più piacevole e salutare. 1) Innanzitutto, dovremmo scegliere di lavorare in luogo luminoso, prediligendo l’illuminazione naturale: i raggi solari, infatti, inducono la produzione di serotonina, un ormone che aiuta a sentirsi calmi e concentrati, riducendo lo stress e migliorando il tono dell’umore. Perché, quindi, non optare per un tavolo od una scrivania posti vicino ad una finestra? L’ideale sarebbe lavorare all’aperto ma, qualora ciò non fosse possibile magari per via della stagione invernale, possiamo sfruttare gli specchi per aiutare la luce a riflettersi e a distribuirsi più omogeneamente nell’ambiente in cui ci troviamo. 2) Dovremmo circondarci di silenzio, chiudere le finestre ed evitare di produrre rumori inutili dentro casa potrebbe essere più utile (per esempio elettrodomestici, televisione). Ovviamente qualora si abbiano vicini di casa molto rumorosi, una strada trafficata in prossimità della propria abitazione o, più semplicemente, coinquilini non esattamente silenziosi (pensiamo ai bambini) ci sono alcune idee da valutare. I classici tappi per le orecchie potrebbero essere una soluzione per alcuni ma, se si desidera tentare qualcosa in più, arredi morbidi, tappeti più spessi e tende più pesanti (per assorbire il suono!) sono alcune delle soluzioni suggerite dagli architetti. 3) Un’altra cosa molto importante che dovremmo fare è eliminare il superfluo. L’ordine, specialmente quando ci si vede costretti a muoversi sempre negli stessi spazi, può aiutare a mantenere un maggior equilibrio interiore. Inoltre, l’azione stessa di “liberarsi del superfluo” (lo si capisce bene anche a livello metaforico) può ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Infatti livelli normali di cortisolo, con picchi occasionali, sono perfettamente sani; ma livelli cronicamente alti sono associati ad ansia, depressione, mal di testa e disturbi del sonno. Fotografia d’interni realizzata per Hom Architetti 4) Altra regola importante è quella di dire “NO!” ad una eccessiva sedentarietà. Normalmente per andare a lavoro siamo costretti a camminare, pedalare, raggiungere la fermata di bus o metro… senza contare tutti gli spostamenti che compiamo tra corridoi e stanze del nostro ufficio. Per molti smart working e quindi rimanere a casa significa quindi relax e… divano! Pur ammettendo che il divano ha il suo fascino, l’inattività non aiuta affatto la nostra salute e le nostre performance mentali. Infatti diversi studi hanno dimostrato che l’esercizio è un trattamento anti-ansia naturale, che allevia lo stress, aumenta l’energia fisica e mentale e migliora il benessere attraverso il rilascio di endorfine. 5) Un altro consiglio importante e forse più sorprendente rispetto ai precedenti è quello di circondarsi di piante e oggetti che richiamino la natura. Guardare oggetti naturali può dare al tuo cervello una pausa o una serie di “micro-interruzioni” dallo stato di concentrazione. Attirano l’attenzione, ma in modo non impegnativo o eccessivamente stimolante. Questo è utile e fa anche bene alla salute: le piante sono nostre alleate per ridurre la pressione sanguigna, l’ansia, lo stress e la ruminazione (il ripetersi continuo degli stessi pensieri) migliorando al contempo l’attenzione, la memoria e il sonno. 6) Infine, un ultimo consiglio: mantieni il più possibile i contatti umani (ovviamente nei limiti concessi dai decreti di volta in volta in vigore). Siamo animali sociali e per quanto talvolta sia addirittura raccomandabile un po’ di solitudine… rimanere da soli troppo a lungo non giova alla mente, né al tono dell’umore e nemmeno al corpo! Quindi, perché non andare a correre al parco con qualche amico o familiare? Perché non decidere di chiacchierare con vicini di casa, amici o parenti? Il tutto, naturalmente, nel rispetto della distanza di sicurezza. Il contatto con altri esseri umani è imprescindibile per tutti noi e dovremmo ricordarci che, per quanto siano strumenti utili e – a modo loro – rivoluzionari, smartphone, tablet e laptop, con i loro schermi, non ci fanno sentire vicini ai nostri cari tanto quanto ne abbiamo bisogno!!! Infine, da amanti degli animali, vi suggeriamo di riempire di coccole e carezze i vostri amici a quattro zampe oppure, se non ne avete, di iniziare a valutare un’adozione (magari da canili e rifugi). Infatti, oltre ad essere creature meravigliose, fanno anche del bene alla nostra salute: aiutano a ridurre considerevolmente i livelli di stress, facendoci sentire appagati, aiutano a socializzare e a praticare più attività fisica. Un vero e proprio toccasana per corpo, mente e cuore 🐶 ❤️ 🐱  

Come gestire al meglio i propri canali Social

ggi essere social sembra essere divenuto un imperativo professionale, più che morale!   Ormai chiunque voglia raggiungere il pubblico, e ampliare la propria visibilità, deve passare per uno dei numerosi social a disposizione: che si tratti di Facebook, Instagram, Twitter, Tik Tok o LinkedIn. Difficilmente si potrà sfuggire al vorticoso fascino di una di queste piattaforme! Ovviamente, in base al proprio business, alla propria identity e agli obiettivi che ci si prefigge, si possono compiere scelte differenti. Non solo in relazione a quali canali social utilizzare e quali tralasciare ma anche, per esempio, se gestirli direttamente o farli curare da figure professionali maggiormente esperte Ricordatevi che anche Officina38 se ne occupa 😉. Oggi vogliamo però dispensare qualche dritta utile per tutti coloro che, compresi i nostri clienti, desiderano essere autonomi nella gestione dei propri social. Sono infatti arrivate alcune novità, più o meno recenti, a cui prestare particolare attenzione.   Per procedere con ordine cominciamo da Creator Studio, un’estensione di Facebook totalmente gratuita. Lanciato nel dicembre 2019, questo strumento è ormai noto e ampiamente utilizzato da molti professionisti del settore. Il suo principale punto di forza è quello di permettere la programmazione dei post. Tuttavia, accedendo a Creator Studio, possiamo anche vedere (in ordine cronologico – dal più al meno recente) tutto ciò che abbiamo postato su Facebook e Instagram (Feed, IGTV, Stories, post… nel caso di due account collegati, come per Officina38!). È anche possibile modificare, mettere in evidenza, visualizzare i dati statistici di ciascun post, modificarne la data, eliminarli ecc. Ma non finisce qui! Come si diceva, la principale funzione di Creator Studio è proprio la programmazione. Infatti, anziché semplicemente salvare come bozza il nostro post Facebook o Instagram (già curato nei minimi dettagli e pronto per il grande pubblico 😎 ), possiamo decidere a che ora e in quale giorno postarlo. Come? Attraverso un meccanismo completamente autonomo che ci libererà da questa incombenza! Inoltre, nel caso in cui si gestissero più pagine Facebook differenti, è possibile postare in contemporanea su di esse o rendere disponibile un dato contenuto per una delle altre pagine gestite da noi, attraverso il già noto (almeno per i profili privati) meccanismo della condivisione. Niente male, eh? Il grande vantaggio, anche per coloro che non si occupano di social per professione, è appunto quello di poter confezionare i contenuti su Creator Studio, programmandoli per i giorni e le settimane a venire. Questa funzione permette di comprimere la finestra temporale durante la quale ci si dedica alle attività social. Insomma, uno strumento indispensabile per ottimizzare la gestione dei social, importanti per il nostro business ma troppo spesso trascurati! 💪🏻 Infine, è anche uno strumento che ti consente di eseguire le seguenti azioni: raccogliere statistiche; trovare le opzioni per monetizzare l’uso dei due social network; mescolare tutti questi servizi con altri strumenti creativi permettendoti di accedere a librerie musicali e suoni senza diritti. L’altra feature più recente, della quale vogliamo parlarvi, riguarda Instagram (piattaforma ormai parte della società di Mark Zuckerberg, Facebook Inc.) ed è rappresentata dalle Reel! A ben vedere, si tratta di una mossa strategica operata dal colosso statunitense per tentare di includere all’interno di un unico spazio digitale tutte le funzionalità più ricercate dagli utenti, per proporsi come concorrente della cinese Tik Tok. Nello specifico, infatti, le Reel altro non sono che brevi video personalizzabili, della durata di 15 secondi, ai quali è possibile applicare musiche, filtri ed “effetti speciali” (realtà aumentata, transizioni fluide, ecc.). L’obiettivo è infatti, con ogni probabilità, quello di “rubare utenti” a Tik Tok. Ciò avvenne già qualche anno fa con l’introduzione dei filtri, fatto che giocò a favore di Instagram, facendo perdere moltissimo appeal alla concorrente Snapchat. Che l’obiettivo della società sia quello di creare un monopolio in grado di attirare milioni di persone durante il loro tempo libero? Possibile! 🤷🏼‍♀️ Tornando a noi e alle Reel. Queste ultime possono essere video molto divertenti, oltre che utili escamotage per aumentare la brand awareness e coinvolgere i propri user in quella che potremmo definire come la nostra “Real Identity”. Ma come funzionano le Instagram Reel? Innanzitutto la voce Reel la troviamo cliccando sull’icona della macchina fotografica in alto a sinistra della nostra Home, esattamente come faremmo per creare una nuova Story. Una volta selezionata la voce Reel, si apre, sulla sinistra, un piccolo elenco dove possiamo selezionare filtri, impostare il timer e scegliere un accompagnamento musicale. È inoltre possibile scegliere la velocità del video, accelerandola o rallentandola a seconda dell’effetto desiderato. Le Reel possono essere registrate in una serie di clip create una per una oppure tutte in una volta sola o, ancora, utilizzando i video già presenti nella galleria del dispositivo. Per registrare la prima clip basta cliccare e tenere premuto il pulsante di registrazione: nella parte superiore dello schermo appare un indicatore di avanzamento che mostra all’utente il tempo mancante alla fine. Per terminare si interrompe semplicemente la registrazione. Infine, un’interessante novità riguardante le Reel è che queste possono essere ovviamente postate sul proprio account e sul feed principale, ma possono anche finire in un nuovo spazio, appositamente concepito… che è la sezione Esplora! In questo caso, se il nostro Reel finisce proprio qui, vuol dire che è di tendenza e riceviamo una notifica che ci informa di questo fatto. Insomma… come normale che accada, i social si aggiornano di continuo e noi dovremmo cercare di stare al passo con loro. Per qualsiasi dubbio ulteriore su come rendere strepitosi, anche autonomamente, i vostri profili social… Officina38 è disponibile e vi aspetta come sempre sulla sua pagina contatti e, naturalmente, sui canali social (Facebook e Instagram)!! 😉

Digital events 2020

l primo step per essere sempre al passo con i tempi? Vivere nel presente e avere lo sguardo rivolto al futuro! L’autunno è ricco di sorprese, sfide e… eventi! 💡 Questo mese vogliamo volgere l’attenzione agli eventi locali (e non!) del settore digital. Nonostante le restrizioni dovute alla delicata situazione sanitaria internazionale, molti di questi appuntamenti sono stati confermati. Anche se, una buona parte si svolgerà in streaming, attraverso quelle piattaforme e quegli strumenti digitali che ormai tutti conosciamo e utilizziamo. Marketing, social media management, strategie d’impresa, networking, opportunità e frontiere digitali… tutto questo è quello che ci riserviamo di poter approfondire con questi interessantissimi eventi in arrivo nei prossimi mesi! Che aspettiamo? Si parte! Procedendo per ordine, iniziamo con il segnalare gli eventi della seconda metà di ottobre. 1) SMAU | 20 – 21 ottobre | Milano A chi è rivolto: SMAU è rivolto alle imprese che vogliono avviare attività di sviluppo di prodotto e di processo per portare sul mercato la vera innovazione. Descrizione: “Be Creative. Be Innovative. Be Open”. Un’ampia scelta di seminari gratuiti dedicati ad aziende e professionisti che vogliono arricchire le proprie capacità per stare al passo con il mercato. Una full immersion tra gli argomenti più attuali come Big Data, intelligenza artificiale, bandi e finanziamenti, e-commerce, fatturazione elettronica… e tanto altro ancora! Relatori: Tantissimi professionisti con background diversi, competenze specifiche e la stessa volontà di divulgazione, crescita e condivisione. 2) WOBI – World Business Forum | 27-28 ottobre | Milano A chi è rivolto: WOBI è rivolto a tutti i ReMakers, ovvero a tutti coloro che credono sia giunta l’ora di rivoluzionare il significato di parole come leadership, azione, creatività e coraggio! Descrizione: Organizzato e curato annualmente da WOBI tra America, Europa e Oceania, il World Business Forum è un evento di due giornate che riunisce migliaia di menti instancabili accomunate dalla passione per il business. In un momento caratterizzato da un eccesso di informazione, il World Business Forum punta a stimolare il pensiero e ispirare l’azione, rappresentando un’occasione unica di networking. Relatori: da James Cameron a Ram Charan, gli speaker internazionali saranno dieci e tutti eccezionali! 3) Digital Innovation Days Italy | 29 – 30 – 31 ottobre | Online Edition A chi è rivolto: Digital Innovation Days Italy si rivolge ad aziende e professionisti del settore del Marketing, della Comunicazione, del Digitale. Descrizione: Il più grande evento italiano dedicato al Marketing Digitale, al Social Media Marketing e all’innovazione a 360 gradi. Andrà alla scoperta delle aziende più “virtuose” che, durante la lunga fase di lockdown, hanno tratto vantaggio dalla situazione o si sono reinventate accelerando giocoforza il processo di digitalizzazione. Si cercherà di capire come siano cambiati trend e necessità e quali insegnamenti vadano tenuti a mente per il futuro. Relatori: Nicola Neri (CEO @ IPSOS), Marianna Benatti (Well-being & Employer branding leader @ Deloitte), Luca Barboni (Founder & Head of Growth @ 247X), Luca Altieri (Direttore Marketing e Direttore IBM Studios) e Fabio Moioli (Consulting & Services Lead @ Microsoft).   NOVEMBRE 4) SMXL – World Search Marketing Conference | 10 – 12 Novembre | Live Streaming A chi è rivolto: SMXL è rivolto a professionisti e CEO che desiderano investire nella formazione e conoscere le strategie di marketing più innovative. Descrizione: Due giornate dedicate esclusivamente alla formazione e all’aggiornamento professionale con i massimi esperti al mondo di SEO, SEM, Online Marketing, Social Media, Mobile, Analytics, Optimization e Conversion. Un momento ideale per approfondire le proprie conoscenze e confrontarsi con altri professionisti del settore. Relatori: Tra i relatori dei nomi importanti come Google, Microsoft e Moz. 5) WUDRome – World Usability Day | 12 novembre | Multi-Day learning & networking experience A chi è rivolto: WUDRome si rivolge a gruppi professionali, industriali, educativi, cittadini e governativi che hanno come obiettivo quello di garantire che i servizi e i prodotti importanti per la vita siano più facili da accedere e più semplici da usare. Descrizione: Il World Usability Day Rome è l’edizione italiana della Giornata Mondiale dell’Usabilità che approfondisce ogni anno tematiche riguardo usabilità, user experience, Human-Centered design e molti altri argomenti legati al design dei servizi. 6) Droidconitaly | 27-28 novembre 2020 | OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino A chi è rivolto: Droidconitaly è rivolto a tutti, come ben dimostra il motto #Android4Everyone. Descrizione: La più grande conferenza Android per sviluppatori in Europa. Un’occasione unica per imparare, condividere e fare networking… una divertente iniezione di energia Android! Relatori: Tantissimi speaker che lavorano in aziende come Microsoft, Google, Facebook. Inoltre, non possiamo non menzionare come sponsor dell’evento l’agenzia Synesthesia, nostra partner in numerose occasioni e realtà di professionisti con la quale amiamo collaborare. DICEMBRE L’1 e il 2 dicembre si sarebbe dovuta tenere a Milano la quinta edizione del Marketing Business Summit che, purtroppo, è stata rinviata a novembre 2021 a causa della delicata situazione sanitaria che stiamo vivendo. Si tratta di un evento generalmente articolato in due giornate di alta formazione con relatori di fama internazionale che portano casi studio, metodologie e strategie di marketing e business per far decollare il proprio business. Insomma, opportunità e momenti di approfondimento non mancheranno (Covid e strumenti digitali permettendo), specialmente per coloro che hanno voglia o sentono la necessità di una crescita professionale e umana. Officina38 si impegna ad essere attiva e propositiva nella vita, sul lavoro e nel tempo libero… ecco perché prenderemo sicuramente parte ad alcune di queste bellissime iniziative! E voi, cosa aspettate? 🙃  

Guida SEO

uest’anno più che mai, anche a causa dell’emergenza causata dal Covid-19, molte realtà hanno compreso l’importanza e il potenziale del digitale, optando per un miglioramento della loro presenza sul Web. Ecco perché abbiamo pensato di dedicare un articolo alla SEO, ovvero all’ottimizzazione dei website attraverso i motori di ricerca. Una competenza trasversale, fondamentale per chiunque voglia migliorare la visibilità del proprio sito, ottenere un maggior numeri di visite, in definitiva, intraprendere un percorso di crescita. Perché non porsi un obiettivo come questo in un mondo sempre più competitivo, digitale e globalizzato? Cos’è la SEO? Potremmo dire che la SEO è un equilibrato mix tra strategie di marketing e ottimizzazione tecnica; proprio per questo richiede sia capacità tecniche che di scrittura creativa. Nello specifico l’acronimo SEO sta per Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione motori di ricerca. La finalità primaria è quella di far apparire il sito di nostro interesse tra i primi risultati su motori di ricerca (come Google, Yahoo e Bing). Ottimizzare un website significa migliorarne la visibilità naturale (o organica), senza ricorrere a pagamenti e costi extra. In realtà, l’ottimizzazione di un sito migliora anche l’esperienza dell’utente che naviga in rete, visitando la pagina. L’ottimizzazione è un processo che possiamo suddividere in tre operazioni fondamentali: ottimizzazione tecnica: è la fase primaria – e fondamentale – che consente ai motori di ricerca di accedere e indicizzare le pagine del tuo website; creazione dei contenuti: contenuti in grado di rispondere ad un ampio numero di quesiti di ricerca danno risultati migliori rispetto a contenuti maggiormente circoscritti, specifici; promozione dei contenuti: promuovere i propri contenuti è di fondamentale importanza. Essere citati e linkati, per esempio da un sito autorevole, significa mandare un messaggio molto chiaro a Google circa la qualità del proprio website e dei contenuti in esso contenuti. Il primo passo da compiere per ottenere i risultati ricercati è quello di conoscere il meccanismo di funzionamento di un motore di ricerca. Abbiamo scelto di parlare di Google essendo il motore di ricerca più ampiamente utilizzato al mondo. Anche in questo caso le operazioni svolte da Google sono fondamentalmente tre: Crawling (scansione), Indexing (indicizzazione) e Ranking (posizionamento). La scansione è un sofisticato meccanismo di esplorazione, messo in atto con programmati chiamati, non a caso, crawler. Trovate nuove pagine, gli spider (è un sinonimo per crawler! 😉) seguono i link rilevati alla scoperta di nuovi contenuti in un processo a catena continuo.   L’indicizzazione, invece, è sostanzialmente una catalogazione. Google copia i contenuti scansionati in un indice, reperibile in tempo reale. Infine, con il ranking si danno un ordine ed una priorità ai contenuti indicizzati. Questo è fondamentale perché, anche grazie agli algoritmi e ai fattori di posizionamento, Google ci propone una rosa di risultati ordinati per pertinenza, in base alla nostra ricerca. Questo meccanismo di funzionamento ci aiuta a capire la fondamentale importanza delle parole chiave (keyword). Sono infatti queste che possono aiutare gli spider nell’individuazione e nel successivo posizionamento della nostra pagina web. Per individuare le parole chiave più efficaci per noi, è bene porsi alcune domande, come: di cosa hanno davvero bisogno le persone che navigano all’interno del nostro sito? a cosa sono interessati? che linguaggio utilizzano? Professionale o colloquiale? chi sono i nostri competitor? Un buon punto di partenza può essere quello di ricercare su Google (magari utilizzando una scheda in incognito) quelle che noi riteniamo essere le nostre parole chiave. Questo ci aiuterà non solo a capire dove ci posizioniamo effettivamente ma anche quali e quante keyword utilizzano i nostri competitor che appaiono in cima alla lista dei risultati. Scegliere con estrema cura le parole chiave, infatti, è il primo e fondamentale passo da compiere. Come scegliere le giuste parole chiave? Per farlo è bene ricordarsi che ci sono tre variabili molto importanti da tenere in considerazione, quali: i volumi di ricerca (quante volte al mese viene mediamente ricercata una parola); la rilevanza (rispetto al mio business, alla mia personalità ecc… ; una parola con alti volumi di ricerca ma per me irrilevante, probabilmente non avrà comunque senso utilizzarla); la concorrenza (ovviamente parole con alti volumi di ricerca attrarranno un maggior numero di utenti, ma anche di potenziali competitor interessati ad utilizzarla). Naturalmente qualsiasi parola si scelga di utilizzare dev’essere pertinente con la nostra offerta e la nostra identity. Quindi si può serenamente affermare che non esiste una ricetta universalmente valida per ottimizzare il nostro sito. Si tratta, al contrario, di un lavoro attento, quasi “sartoriale”, che ciascuno dovrebbe studiare su misura per sé. Un buon punto di partenza può essere quello di utilizzare molte parole con alti volumi di ricerca ed altrettante keyword con volumi di ricerca più bassi ma con una specificità maggiore (si pensi a parole tecniche da “esperti di settore”), in modo tale da garantire una scrematura degli utenti corretta e, soprattutto, equilibrata. Per quanto fondamentali, è però evidente che non possono essere solo le keyword a garantire la visibilità del nostro sito. Contenuti utili, originali ed esaustivi sono quelli che Google tende a premiare. Si tratta di contenuti che, con il tempo, potrebbero essere in grado di generare traffico sulla nostra pagina web. Ovviamente generare traffico significa prendere valore e salire nel ranking dei risultati proposti dal motore di ricerca. Insomma… un vero e proprio circolo virtuoso! Nella pratica, quali sono altri fattori che determinano un buon posizionamento del proprio sito? l’anzianità del sito (più affidabile secondo Google); i server; la velocità dell’hosting; come gli utenti si comportano all’interno dello spazio web. Infine, per concludere, è doveroso ricordare che ogni website è costituito da un linguaggio HTML, ovvero un linguaggio che crea codici indispensabili per “far stare in piedi” il sito stesso. Lavorare sui codici significa lavorare su una parte di website invisibile all’utente ma non per questo meno importante, anzi! Ad esempio, è molto importante controllare che anche le immagini di un sito siano contrassegnate da un attributo, così da far assimilare i contenuti multimediali ai crawler. Allo stesso modo sono da correggere gli URL che hanno numeri o simboli al loro interno, sostituendoli

Buon Compleanno, Dario Argento!

l 7 settembre 1940, ottant’anni fa, nasceva a Roma Dario Argento, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano, celebre per essere il maestro del brivido. Officina38, che come ormai sapete è una grande amante del cinema, ha pensato di omaggiarlo con un breve Blog Post. Tra l’altro… lo sapevate che fra Dario Argento e Torino c’è un rapporto di reciproca attrazione? Il regista ha ammesso che Torino è “il luogo dove i miei incubi stanno meglio”. Quegli stessi incubi che il regista e sceneggiatore traspone sullo schermo da quasi cinquant’anni. Non a caso il maestro del brivido ha spesso utilizzato la città più esoterica d’Italia come set per i suoi film… in via Vincenzo Vela, 12, abitava l’enigmista de Il gatto a nove code (1971). Inoltre, come in non molti sapranno, il cognome dell’enigmista, Arnò, è lo stesso di un personaggio incontrato realmente da Argento durante le riprese de L’uccello dalle piume di cristallo. Sempre ne Il gatto a nove code vediamo il retro della GAM, la Galleria di Arte Moderna di Torino, in tal caso rappresentata come il retro dell’Istituto di ricerche genetiche Terzi dove si svolgono inquietanti esperimenti genetici. Ancora nello stesso film, vediamo il Cimitero Monumentale di Torino, in una scena in cui Arnò e Giordani cercano – in piena notte – la tomba di Bianca Merusi. Una location che, effettivamente, non poteva mancare nella lista di Dario Argento! Durante le riprese di Profondo Rosso (1975) venne coinvolta Piazza Cln e celebre fu la costruzione, appositamente per il film, del Blue Bar (proprio all’angolo di Piazza Cln) ispirato al quadro I nottambuli di Edward Hopper. Nell’area collinare torinese, quartiere Cavoretto, si trova la terrificante “villa del bambino urlante” (Villa Scott – Corso Giovanni Lanza, 57), sempre del film Profondo Rosso. Interessante e, a suo modo, sinistro anche il fatto che all’epoca la villa era un collegio femminile diretto dall’Ordine delle Suore di Redenzione. Nel Giardino Lamarmora, Argento, nel 1971, girò Quattro mosche di velluto grigio (1971). Per il film Non ho sonno (2001) Argento riprende il Big Club di Corso Brescia e il pub Barbican di Piazza Vittorio Veneto. Infine, nella libreria “La Bussola” di Via Po si svolge un’importante scena de la Terza Madre. Il film è stato girato nel 2007 a conclusione della saga delle Tre Madri, di cui facevano parte anche Suspiria, del 1977, e Inferno, del 1980… tutti incentrati sulle figure di tre antichissime streghe! Insomma… tra il regista horror e la nostra città esiste un legame misterioso e affascinante che abbiamo voluto condividere con tutti voi! 👻 Un augurio speciale a Dario Argento da parte del nostro team!!!

L’estate chiama? Officina38 risponde!

consigli di Officina38 per chi rimane a Torino (e dintorni) anche durante l’estate!  Quest’estate siamo certi che molti più torinesi del solito (e non solo!) trascorreranno il mese più caldo dell’anno in città o nei dintorni… Ecco perché abbiamo pensato di dedicare il Blog post di agosto alle attività e alle iniziative locali più interessanti: per non farvi annoiare e non lasciarvi soli nemmeno durante le ferie! Innanzitutto vogliamo consigliarvi, perché crediamo che sia molto bella e ricca, l’iniziativa del comune: Torino a Cielo aperto 2020. Si tratta di una serie di eventi e appuntamenti culturali e ricreativi pensati per permettere ai residenti (e non) di riappropriarsi degli spazi pubblici e dei parchi cittadini dopo il lungo lockdown imposto dall’emergenza Covid-19. In particolare, all’interno di questa rassegna, segnaliamo Cinema al castello 2020, una bellissima idea per poter godere del cinema in tutta sicurezza (all’aperto!). Oltretutto è situato in uno scenario unico e suggestivo: il cortile del Castello del Valentino! Sul sito è possibile trovare la programmazione degli spettacoli sino al 30 agosto. Si va dai più recenti 1917 (Sam Mendes, 2019) o La dea fortuna (Ferzan Ozpetek, 2019), sino a Crash (David Cronenberg, 1996). Restando in tema di cinema non possiamo non menzionare PORTOFRANCO SUMMER NIGHT, la rassegna cinematografica proposta dalla Casa del Quartiere di San Salvario (Via Oddino Morgari 14). Anche in questo caso abbiamo la possibilità di godere di un cinema all’aperto, nel cortile della struttura, e l’appuntamento è tutti i martedì e i giovedì alle 21.30, dal 7 luglio al 17 settembre. Da segnalare (perché, a nostro avviso, molto efficace!) la modalità Silent Movie, per cui ogni spettatore riceve cuffie igienizzate (e copri cuffie usa e getta) così da non subire alcuna forma di disturbo esterno o ambientale. Piccola curiosità: lo sapevate che, sempre in San Salvario, esiste un tour artistico per godere delle opere di Street Art che, normalmente, sfuggono alla nostra attenzione? Un’idea carina per fare una passeggiata originale e, si spera, piacevole a due passi da casa! NEVERCREW – Black machine – Teatro Colosseo Torino Ed ancora, vi segnaliamo Cinema a Palazzo 2020, nella corte d’onore di Palazzo Reale (il cinema a Torino non manca di certo questa estate!). Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 22.00 e la programmazione è estremamente varia (sono in programma grandi classici come Viale del tramonto) e pensata soprattutto per i più giovani e per gli appassionati di cinema; anche per questo è aperto tutti i giorni ad eccezione del lunedì. A Torino, però, non c’è solo cinema… ma anche musica! Ecco, infatti, che dal 21 al 30 agosto torna il Torino Jazz Festival, giunto ormai alla sua dodicesima edizione, per accompagnarci in ben dieci serate con musica dal vivo e grandi artisti internazionali. L’indirizzo è Corso Regina Margherita 128. Inoltre, vi segnaliamo alcuni concerti organizzati dall’Hiroshima Sound Garden (Via Bossoli 83), come: concerto di Colombre, venerdì 7 agosto; concerto dei Twee, sabato 8 agosto; concerto dei Punkreas, venerdì 28 agosto; concerto di Maria Antonietta, venerdì 18 settembre. Ma giungiamo finalmente a qualche idea per organizzare delle gite fuori porta, restando nei dintorni torinesi. Sebbene molti di voi ci saranno sicuramente già stati, perché negarsi una bella giornata in collina (a circa un’ora d’auto), magari nelle Langhe? Si tratta di un territorio ricco di attrazioni culturali, culinarie e paesaggistiche… Eccovene qualcuna! Sulle Langhe potreste: visitare il museo del vino a Barolo; visitare il castello di Serralunga d’Alba; fare degustazioni e visite alle numerose cantine presenti sul territorio; visitare il castello di Grinzane Cavour; fare su e giù per le colline piemontesi; inerpicarvi sulle stradine di Monforte d’Alba al tramonto; visitare la Morra e la “cappella colorata”. Monforte d’Alba Ed infine, una proposta più “impegnativa” ma sicuramente unica ed interessante. Perché non concedersi un weekend all’insegna del relax e della natura optando per delle Bubble Room? A Borgo Ticino, piccolo comune in provincia di Novara, il Relais Cascina dei Cesari propone l’esperienza delle Bubble Emotions, bolle “da sogno” studiate da designer internazionali che combinano ecoturismo ed ecodesign, originalità e minimo consumo di energia, uso ridotto di materiali e massimo comfort per un magico momento di relax e un’esperienza davvero originale. Credit Relais Cascina dei Cesari Ed infine torniamo in città per qualche piccolo consiglio… culturale! Infatti, anche i musei cittadini possono aiutare a tenersi occupati con delle interessantissime mostre fotografiche. Presso Camera, Centro Italiano per la Fotografia, fino al 30 agosto, vi aspetta la mostra “Da Capa a Ghirri” in cui sono esposte più di 300 opere di 50 grandi fotografi (collezione Bertero). Alla GAM, Museo di arte Moderna, invece, ci sono due mostre fotografiche: una è dedicata ad Helmut Newton e l’altra è invece FORMA/INFORME, incentrata sulla fotografia italiana informale (durano rispettivamente fino al 20 e al 24 settembre). Che ne dite, con tutte queste cose da fare sopravvivremo alla torrida estate torinese? 😉

5 (+ 1) domande ad Alessandra Cataleta

ual è il punto di partenza per dare vita ad una videoproduzione, una webserie o, più genericamente, un visual storytelling? Qualcuno potrebbe rispondere “avere un’idea”… e sicuramente ciò non è di poco conto! Ad una prima fase di ideazione creativa, però, seguono molti altri step come la scelta della location e degli attori, le riprese vere e proprie e, infine, la post-produzione. Inoltre, alcuni progetti sono frutto di un’energia creativa interna ad un team di professionisti, alcuni sono progetti destinati a gareggiare in concorso con altri e, altri ancora, sono commissioni di qualche cliente. Ecco, quindi, che limitarsi ad avere un’idea non è sufficiente: è necessario affinare anche altre competenze e sapersi coordinare con figure professionali ed esigenze diverse. È per tutte queste ragioni che abbiamo deciso di rivolgere qualche domanda ad Alessandra Cataleta, regista, autrice e creativa con la quale Officina38 collabora per diversi progetti, tra i quali Donne sull’orlo del bricolage. D’altronde, in quanto casa di produzione creativa, è chiaro che senza il fondamentale contributo di figure professionali come la sua, molti progetti non esisterebbero nemmeno! Let’s go! 😎 Ciao Alessandra! Qual è il punto di partenza nel tuo lavoro e in cosa consiste? Il punto di partenza per me è da sempre l’immagine e la suggestione visiva. Mi innamoro delle storie perché vengo folgorata prima di tutto dalle immagini titaniche, comiche, fantastiche, poetiche che, in potenza, le storie già possiedono; ne pregusto la resa sui movimenti di macchina, la fotografia ed il montaggio. E’ vero che ci sono storie apparentemente più forti di altre ma, a mio avviso, ogni racconto ha un suo registro, intimo, che si mescola in modo alchemico con lo sguardo del narratore e, se proprio dovessi definire il mio lavoro come regista, direi che consiste nel trovare “quel registro”. Quante e, soprattutto, quali sono le possibili fasi del tuo lavoro? Una fase in cui mi sembra di non combinare nulla invece, col tempo, mi sono resa conto essere l’origine di tutto è la fantasticheria. Hai presente quando la gente ti dice “Oh! Ma mi stai ascoltando? Guarda avanti che c’è il palo, cretina! Si può sapere a cosa stai pensando?!”. Ecco, non lo definirei proprio “pensare”, non solo. Mi concentro molto, soprattutto visualizzandoli con immagini, sui contenuti fondamentali, il “core” della storia, che si tratti di produrre una gif animata o un progetto di serie da otto stagioni (naturalmente con le opportune tempistiche, a seconda della complessità del lavoro). Una volta che ho capito, senza ombra di dubbio e nitidamente, cosa “c’è dietro”, una volta che ho risposto in modo chiaro alla domanda “cosa voglio raccontare?”, allora scoperchio il mio personale vaso di Pandora di possibilità, narrative ed estetiche, con cui è possibile realizzare il progetto in questione e be’… lì c’è da tenersi forte. In questa fase non mi nego nulla: il bene e il male, il brutto e il bruttissimo, la sinfonia, la discarica, la sezione aurea, i Beatles… Spesso, agli inizi, era proprio in questa fase che moriva un progetto. Perché bisogna imparare a cavalcare l’onda anomala di possibilità creative senza esserne travolti. Con il tempo ho imparato a godermi questa fase, anche accettando di esserne travolta, cosa che comunque accade meno frequentemente. Dopo tutto questo inizia la scrittura vera e propria che, chiaramente, essendo scrittura per il video, è concepita per essere girata e montata con morbida precisione. “Morbida” perché nelle fasi di lavorazione possono esserci imprevisti ma anche nuove intuizioni ed è opportuno farsi trovare pronti, non solo ad accogliere, ma anche a trasformare l’imprevisto in un valore aggiunto (almeno, ci si prova…). Ad ogni modo, sono abituata a far leggere la stesura semi-definitiva dei miei progetti a persone di fiducia, professionisti e non, perché dopo che hai messo anima e corpo nell’immaginare una storia, si perdono la lucidità e la distanza che uno sguardo esterno invece sa restituire. Con quali altre figure professionali sei portata a confrontarti nelle varie fasi del processo creativo? Sono portata a confrontarmi con tutti i comparti della filiera produttiva e creativa: dalla produttrice al runner, dal trucco al DOP, dal copy al montatore, dal compositore delle musiche al colorist. E’ un mestiere potente perché può diventare davvero sinergico se si riescono a salvaguardare le legittime inclinazioni dei singoli reparti e questa è la cosa più difficile. Inoltre, è fondamentale, quando possibile, circondarsi non solo di professionalità virtuose ma anche umanamente solide. Quanto ci si impiega per scrivere una puntata di una webserie come Donne sull’orlo del bricolage? Per Donne sull’orlo del bricolage ci sono state tempistiche diverse. Per le puntate scritte in lockdown c’erano chiaramente vincoli molto più rigidi in fase creativa, perché eravamo a distanza. Non c’era una troupe a girare bensì Rocco, lo splendido e santissimo compagno della protagonista Laura Rovetti (nella serie, Enrica), che nella vita lavora come architetto, non come operatore! Quindi la storia è stata scritta calcolando il minimo dettaglio: a che ora c’è luce in salone o in bagno, quando dorme il bambino così non ci sono rumori, qual è il punto macchina migliore ma anche più agevole, stare attenti a produrre un girato non eccessivo ma più che sufficiente per il montaggio a distanza, senza rinunciare a piccoli “ricami”, da poter effettuare in post-produzione. Devo dire che in questo Laura si è dimostrata una perfetta aiuto regista sul set… set che, incidentalmente, era pure casa sua a Roma! E poi c’erano gli altri interpreti, Fabio Mascagni e Sophie Chiabaut, uno a Firenze e l’altra a Torino, con cui ci siamo coordinati e organizzati per “cucire” al meglio ogni parte del girato. Sulle tempistiche di scrittura di una puntata, direi che la forbice può variare a seconda della deadline, ma sicuramente il concepimento di un episodio e la scrittura della prima stesura di sceneggiatura non vanno oltre i due/ tre giorni, per quanto mi riguarda. Qual è la cosa più bella della tua professione? E quale la meno bella? La cosa più bella è proprio quella che ho appena descritto, la sinergia con il gruppo di lavoro, quando c’è. Oltre, naturalmente, alla gioia e fierezza, direi quasi “genitoriale”, nel vedere che delle istanze creative, spesso solo ed