Una giornata di lavoro con un’influencer, anzi, un’ecoinfluencer: ecco com’è andata!
Strane biciclette, macchine parlanti, un viaggio fra impianti industriali e montagne di plastica colorata. Potrebbe sembrare una scena di “ordinaria” vita sul set, per noi abituati a girare nei contesti più stravaganti, ma quella di oggi è un’altra storia.
È il racconto di una giornata trascorsa con Elisa Nicoli, content creator seguita su Instagram da oltre 160mila follower. La troupe più leggera del mondo – lei e il suo iphone, più una di noi – per produrre un contenuto di taglio giornalistico destinato ai social. Protagonisti: il suo volto, conosciuto come @eco.narratrice, e una storia da raccontare.
Una storia da raccontare
Tutto parte dalla nostra collaborazione con Ripet, azienda che produce ecocompattatori per bottiglie in plastica.
Innovative, smart, made in Italy, queste macchine raccolgono 24h/24 imballi vuoti con un sistema particolarmente efficiente e sostenibile. La loro pressa brevettata riduce del 90% il volume del materiale raccolto: meno spazio, meno viaggi, meno impatto. La loro tecnologia accetta solo PET ad uso alimentare, materiale altamente riutilizzabile, per poterlo avviare al riciclo senza passare dai centri di smistamento. Il sistema, che coinvolge enti pubblici e grande distribuzione, premia gli utenti con sconti e punti fidelity.
A questo si aggiunge la passione di chi il progetto lo ha studiato, approfondito, realizzato. Un’impresa piemontese che crea occupazione sul territorio, facendo rete con altre aziende e generando lavoro a livello locale e nazionale.
Storytelling: il nostro mestiere
Quella di Ripet è insomma una bella storia, e noi abbiamo iniziato a raccontarla.
Abbiamo scattato per loro fotografie in grado di comunicare in un’immagine l’efficienza della loro tecnologia e l’energia del loro team. Abbiamo prodotto un video in graphic animation che mostra come utilizzare l’ecocompattatore e cosa accade alla bottiglia dopo averla depositata. Abbiamo realizzato anche qualcosa di speciale, ironico, creativo: se seguite Ripet su Instagram, Linkedin o Facebook presto lo vedrete.
Abbiamo creato contenuti di qualità per i social, con costanza e cura. Ed eccoci al dunque. Se lavorare sull’identità di un brand richiede tempo e perseveranza, fare sinergia con chi già frequenta il tuo target è un ottimo boost.
Vai dove ti porta il target
Perché collaborare con un’influencer?
Perché proprio l’eco.narratrice?
È vero che, grazie all’incentivo dei buoni sconto e alla presenza davanti ai supermercati, gli ecocompattatori Ripet sono frequentati da un pubblico ampio ed eterogeneo. Alcuni raccolgono fino a 10mila bottiglie in un giorno!
Volevamo però raccontare i vantaggi di questo sistema (rispetto alla classica raccolta differenziata) a un target specifico, particolarmente attento alla sostenibilità. Così ci siamo rivolti a chi questo target lo conosce bene, e da tempo.
Elisa Nicoli, documentarista, educatrice e comunicatrice ambientale, scrive di questi temi dal 2007. Oggi è conosciuta su Instagram come @eco.narratrice e i suoi video raggiungono centinaia di migliaia di utenti. La bella sorpresa è stata scoprire che Elisa già si stava interessando al tema della raccolta selettiva del PET e intendeva approfondirlo.
Ecco perché per un giorno abbiamo abbandonato le nostre camere da presa e seguito sul campo un’ecoinfluencer. Del resto, come per qualsiasi produzione, il momento delle riprese non è che un pezzo del puzzle. Il nostro team Comunicazione ha lavorato con Elisa e con Ripet prima, durante e dopo per approfondire, allinearsi sui contenuti, concordare strategie. E ha funzionato: il reel che l’eco.narratrice ha dedicato a Ripet ha superato il milione di visualizzazioni, con migliaia di reazioni e centinaia di commenti.
A spasso fra viali di plastica recuperata
Ma come è andata la giornata?
Siamo partite presto da Torino, dove Elisa ci ha raggiunte per viaggiare insieme verso Cavallermaggiore (CN). Prima tappa: la sede di Ripet, dove nascono gli ecocompattatori. Un luogo a noi familiare, visto per un giorno con altri occhi.
Elisa è curiosa, appassionata, preparata, e pone domande molto puntuali. Lo staff Ripet non è da meno, e conosce bene la sua materia: è stato, insomma, un bello scambio. Abbiamo ripreso ogni aspetto della tecnologia di queste macchine, incantate dal movimento circolare della pressa che schiaccia le bottiglie e divertite da una ‘Ricicletta’. Poi è stata la volta di un ecocompattatore “sul campo”, quello installato in piazza dal Comune di Marene (CN).
Terza e ultima tappa, la più sorprendente: abbiamo visitato un impianto di riciclo delle bottiglie in PET. Nel reel di backstage sui nostri social si intuisce (forse) che effetto faccia passeggiare fra immensi cumuli di plastica recuperata. Sembrano alti palazzi colorati, e non finiscono mai. Da un lato ti assale l’impressione per quanta plastica usiamo in questo mondo. Dall’altro sai che questa è quella recuperata, gestita, interamente destinata a trasformarsi in nuove bottiglie, per evitare di produrre nuova plastica. Il PET diventa rPET, che potrà essere riciclato ancora centinaia di volte.
Elisa si muove con grande agio in questo mondo, riprende e fa domande tecniche per conoscere ogni passaggio della filiera. A fine giornata è soddisfatta, abbiamo fatto un buon lavoro.
Non solo video!
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