Vi raccontiamo il backstage di una notte sul set romano, con Giacomo Giorgio e Carmine Elia.
In questa estate 2023 molti di voi avranno notato i manifesti e gli spot tv firmati da Autostrade per l’Italia con lo slogan “Non chiudere gli occhi. La sicurezza stradale riguarda anche te”.
La campagna di sensibilizzazione, realizzata in collaborazione con Polizia di Stato e con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si rivolge in particolare al pubblico più giovane. Officina38 è stata coinvolta nella produzione dello spot televisivo diretto da Carmine Elia, il talentuoso regista di Mare fuori, con protagonista Giacomo Giorgio.
Quando si lavora per un grande brand, è la sinergia collettiva fra tante persone e professionalità che permette di raggiungere l’obiettivo. Su questo set romano, nuovamente al fianco di Ninetynine – l’agenzia che ci ha affidato anche altre produzioni per Autostrade per l’Italia e Ferrari, per citare le più rilevanti – abbiamo lavorato non solo con un regista d’eccezione, Carmine Elia, ma anche con un cast di alto livello: Giacomo Giorgio, Raffaella Rea e Fausto Sciarappa.Attori che hanno fatto la differenza non solo per la comprovata professionalità, ma anche per il livello di coinvolgimento con cui hanno aderito al progetto e al suo fine sociale.
Una produzione dal sapore cinematografico, per la narrazione e per le figure coinvolte, realizzata con una troupe di circa 50 persone.
Tutto in una notte
Ma rispetto a quanto accade nel cinema, in una produzione pubblicitaria le tempistiche sono a dir poco risicate. Con un abile incastro fra importanti impegni professionali del regista e le scadenze per la messa in onda in tv, tutto si è giocato in poche, intensissime settimane.
Non fanno eccezione le riprese, che abbiamo realizzato nell’arco di una sola notte.
Ed è in questi casi che, per raggiungere l’obiettivo, si giocano l’esperienza e l’abilità di ogni reparto tecnico coinvolto.
Pensiamo alla location manager, che suonando ai citofoni di decine di abitazioni, ha trovato in tempo record l’abitazione perfetta. Che doveva rispondere a precise esigenze registiche e scenografiche. Trovare la quadra su una location non è semplice, perché sono tanti i punti di vista tecnici da considerare. Ci sono i bisogni della fotografia, degli scenografi, degli elettricisti, di chi cura gli effetti speciali, di chi fa volare il drone e così via.
Terrazze romane
La scena si svolge in un appartamento, interno notte, in quella che appare come una tipica serata familiare, all’ora di cena. Dopo il dialogo fra il giovane protagonista e i genitori, la camera si sposta verso l’esterno, portando lo sguardo dello spettatore a sorvolare l’autostrada sottostante.
Per realizzare questo, un’abitazione privata si è trasformata in tempo record in un set brulicante di attrezzature e di persone. Uno spazio ristretto per la produzione di uno spot tv, compensato dalla grande terrazza sul tetto messa a disposizione dal condominio. Una perfetta cornice romana che ha riscaldato l’atmosfera nel momento dell’attesa, al tramonto, ospitando la cena informale con cui la troupe si è preparata alla nottata di riprese.
Il tempo sul set
Le ore scorrono in modo peculiare in queste circostanze. C’è la preparazione a pieno ritmo nelle settimane e nei giorni precedenti. Dopo un lavoro tanto intenso, arrivato il giorno delle riprese, a un certo punto il tempo sembra fermarsi. Tutto è pronto, si attende il calare del sole, per un attimo hai la sensazione di non far nulla – o almeno così ti sembra – quando all’improvviso la macchina di mette in moto e si parte. Tutto quanto è stato preparato minuziosamente si realizza, ed è tanto rapido quanto intenso. Le preoccupazioni si sciolgono, le cose vanno lisce, è fatta.
Si prova qualcosa di simile anche osservando l’allestimento del set: decine di persone che si muovono incessantemente per ore, secondo uno schema complesso eppure totalmente fluido, perché ben organizzato. Ma se nell’attesa l’allestimento può sembrare lunghissimo, il tempo del ripristino a fine set è invece un lampo.
Tutto funziona perché ognuno sa cosa fare e quando farlo: c’è anche chi pensa a portare caffè e cornetto all’alba, quando tutto è finito e nessuno desidera di meglio.
Un altro progetto importante volge al termine e noi rientriamo soddisfatti, sapendo di aver realizzato ancora una volta il desiderio di lavorare sui set in cui “tutti hanno gli auricolari”, come sognava Anna da bambina.